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calendar_today 30 maggio 2023
La Commissione Europea ha recentemente pubblicato la relazione sull’attuazione del Regolamento (UE) 2021/821, l’ultimo di una serie di precedenti Regolamenti che da oltre 20 anni disciplinano il regime dell’Unione sul controllo delle esportazioni, del transito e del trasferimento di beni e tecnologie a duplice uso.
La relazione riguarda le attività del 2021 e pertanto esula dalla disamina degli aspetti tecnici legati ai controlli delle esportazioni interessati dalla guerra in Ucraina e dalle relative misure restrittive adottate dall’UE sotto forma di sanzioni.
Purtuttavia è di notevole importanza il dato evidenziato all’interno di tale documento, secondo il quale le esportazioni di prodotti a duplice uso rappresentano il 2,7% delle esportazioni totali dei 27 Stati Membri, per un valore di 128 miliardi di euro. Lo scorso anno, stando a quanto riportato dalla Commissione, sono stati emessi ben 559 dinieghi, che rappresentano circa il 1,4% del valore delle esportazioni di prodotti e tecnologie duali. E’ doveroso sottolineare che i controlli da parte delle Autorità Doganali europee, tenuto conto della situazione geo-politica attuale, sono in costante aumento ed il rischio, per le aziende esportatrici, di essere sottoposte a dinieghi e/o sanzioni è certamente elevato. In realtà, è stimabile che il suindicato valore non rispecchi la reale situazione dell’export di beni duali, in quanto un elevato numero di imprese esporta beni a duplice uso senza aver ottenuto la preventiva autorizzazione, o in buona fede per non essere a conoscenza della normativa “dual use” o consapevolmente, per non dovere limitare la propria attività a causa del regime delle autorizzazioni.
L’elenco dei prodotti a duplice uso, nonché dei software e delle tecnologie potenzialmente utilizzabili sia a fini civili che per scopi militari, contenuto nell’allegato I del predetto Regolamento, viene periodicamente aggiornato per rispecchiare le modifiche apportate ai regimi multilaterali di controllo delle esportazioni.
L’elenco di controllo UE aggiornato e consolidato è entrato in vigore il 7 gennaio 2022 ma è di vitale importanza, soprattutto per le aziende che mantengono costanti rapporti commerciali con l’estero, rimanere sempre aggiornati sulle modifiche normative riguardanti l’elenco di beni e tecnologie a duplice uso.
La relazione della Commissione Europea ha altresì evidenziato che sono stati completati gli orientamenti dell’UE sui Programmi Interni di Conformità (P.I.C.), per la ricerca sui prodotti a duplice uso, da applicare anche al trasferimento di tecnologie e conoscenze associate a tale ricerca.
Le imprese che intendono infatti beneficiare dell’Autorizzazione Generale di Esportazione dell’UE e l’Autorizzazione Globale “Grandi Progetti”, che rappresentano una forte agevolazione per l’esportazione, devono necessariamente adottare un Programma Interno di Conformità. Il P.I.C., è bene ricordare, consiste nell’insieme di procedure che le imprese devono adottare internamente per conoscere e gestire i rischi connessi alle operazioni con l’estero e che prevede un’approfondita analisi delle normative in vigore, delle restrizioni, degli embarghi e delle potenziali sanzioni ad essi collegati.
La Commissione ha inoltre sviluppato il sistema elettronico relativo ai prodotti a duplice use (DUeS), ossia un sistema informatico di estrema importanza per la rete UE finalizzato a monitorare le esportazioni. La piattaforma svolge infatti un ruolo essenziale per l’applicazione del Regolamento soprattutto per quanto concerne lo scambio di informazioni sui dinieghi ed i trasferimenti di beni e prodotti infra-UE. I lavori di preparazione condotti per diversi anni hanno condotto, proprio nel corso del 2021, al perfezionamento del sistema di rilascio elettronico delle licenze per i prodotti a duplice uso, che consente alle autorità doganali e agli esportatori di esercitare i controlli online in modo più efficiente riducendo notevolmente gli oneri e i costi amministrativi. L’adesione al sistema di rilascio elettronico delle licenze è in costante crescita e tra i vari paesi dell’UE coinvolti figura anche l’Italia.
In sostanza, in seguito alle varie azioni intraprese durante lo scorso anno, la Commissione e gli Stati Membri continueranno a lavorare sul potenziamento dei controlli sulle tecnologie di sorveglianza informatica, sull’implementazione di programmi UE in materia di sviluppo di capacità e formazione, diretti alle autorità incaricate del rilascio delle licenze e a quelle di controllo preposte all’applicazione della legge negli Stati membri.
E’ quindi di vitale importanza per le imprese che esportano i loro prodotti all’estero, rimanere costantemente aggiornate, specialmente in questa fase, sugli sviluppi delle nuove tecnologie informatiche e dei nuovi sistemi elettronici di controllo dei trasferimenti di beni.
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