Supporto giuridico-economico per imprenditori nel mercato brasiliano

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Il Brasile è uno Stato federale composto da 26 Stati, cui deve aggiungersi il distretto federale di Brasilia, la capitale del Paese. Il 72% della popolazione, equivalente a circa 155.000.000 di abitanti, vive nelle aree urbane della costa atlantica. Nel 1988 è stata adottata la nuova Costituzione che, mediante l’effettiva divisione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, ha determinato la nascita di un moderno sistema democratico, sul modello di quelli occidentali. A partire dal 1994, poi, il Brasile è stato (e continua ad essere) protagonista di una crescita economica poderosa grazie ad una serie di riforme a livello economico, come la privatizzazione di alcune imprese statali, nonché l’incentivazione degli investimenti da parte di imprese straniere.

Il Governo federale ha introdotto una serie di incentivi fiscali, con lo scopo di sostenere in particolare il mercato dell’industria, soprattutto in quei settori per cui normalmente il Brasile dipende principalmente dall’import.

Grazie agli interventi sopracitati, oggi si stima che il Brasile abbia riserve valutarie per oltre 325 Miliardi di dollari, di cui oltre 200 miliardi di dollari nei confronti degli Stati Uniti.

I fondamenti economici del Brasile hanno, inoltre, un outlook positivo, potendo l’economia brasiliana contare su una crescita stabile e su una politica economica di lungo respiro.

Il Brasile, quindi, si presenta come una realtà economica estremamente interessante per gli imprenditori stranieri. Tuttavia, prima di intraprendere un investimento è opportuno che siano adottate le necessarie tutele o cautele. Infatti, e ad esempio, l’imprenditore straniero è tenuto a fornire, preventivamente, dichiarazione circa l’ammontare dell’investimento alle competenti Autorità governative brasiliane, dovendo adempiere ad alcuni obblighi di natura valutaria. Inoltre, è sempre consigliabile che l’imprenditore predisponga appositi strumenti contrattuali, con i quali definire tutti gli aspetti del rapporto con il proprio partner locale.

Lo Studio Legale de Capoa & Partners, grazie alla sua ultratrentennale esperienza sul piano internazionale nonché agli stretti rapporti di collaborazione che intrattiene con numerosi professionisti locali, può offrire agli imprenditori interessati una consulenza rapida, efficiente e perfettamente consapevole della complessità della realtà giuridico-economico brasiliana.

Gli operatori che intendano investire nel mercato brasiliano possono usufruire dei vantaggi che la legge brasiliana prevede per i contratti di agenzia e di distribuzione.

L’art. 710 del codice civile brasiliano definisce il contratto di agenzia come quel contratto con il quale un soggetto persona fisica o giuridica si obbliga, dietro un corrispettivo (“retribuiçao”) a realizzare determinati affari, in una determinata zona, con carattere di abitualità in favore e per conto di un terzo, senza subordinazione gerarchica. La legge brasiliana prevede che il contratto di agenzia debba avere necessariamente la forma scritta. Inoltre, è consigliabile l’autenticazione delle firme presso la locale conservatoria da parte dell’imprenditore. Tale adempimento, pur non essendo necessario per l’efficacia del contratto di agenzia, garantisce l’investitore straniero, con una modica spesa, da ogni possibile azione futura di disconoscimento delle firme.

La legge prevede che l’attività di agente commerciale possa essere affidata tanto a persone fisiche quanto a persone giuridiche, siano esse di nazionalità brasiliana o straniera. Nonostante questa possibilità, appare evidente come convenga nominare un agente brasiliano data la natura interpersonale dell’attività lavorativa, nonché la maggiore padronanza della lingua e delle consuetudini commerciali che possiede un autoctono.

REQUISITI NECESSARI CHE DEVE CONTENERE IL CONTRATTO DI AGENZIA

Quanto ai contenuti tipici del contratto di agenzia, oltre alla forma scritta, deve necessariamente contenere i seguenti elementi:

  • durata del contratto;
  • indicazione della zona dell’attività;
  • patto, o meno, di esclusività;
  • esistenza, o meno, di garanzie;
  • la remunerazione dell’agente.

Si sottolinea, inoltre, che la c.d. clausola dello star del credere (per cui l’agente percepisce la provvigione solamente nel caso in cui il compratore abbia effettivamente pagato la merce all’imprenditore) non è considerata ammissibile dall’Ordinamento brasiliano. In caso di cessazione del contratto con il preponente, la legge brasiliana prevede a favore dell’agente il diritto all’indennità. Qualora il contratto di agenzia venga sciolto senza giusta causa, l’indennità non potrà essere inferiore alla somma equivalente all’8,3% del totale delle provvigioni maturate dall’agente.

L’art. 710 del Codice Civile brasiliano definisce il contratto di distribuzione come un contratto di agenzia, in virtù del quale l’agente ha la disponibilità materiale dei prodotti da commercializzare. In assenza di una specifica disciplina, la Giurisprudenza brasiliana estende l’applicazione della normativa in materia di agenzia al contratto di distribuzione.

Gli imprenditori interessati a concludere un rapporto di Agenzia o di Distribuzione in Brasile, sono tenuti a specificare quale sia la legge applicabile al contratto.

Si segnala inoltre che, le parti possono rimettere la risoluzione delle eventuali controversie contrattuali ad un arbitro, mediante l’inserimento di una specifica clausola arbitrale, in virtù del fatto che il Brasile ha ratificato la Convenzione di New York per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze arbitrali straniere.

Il contratto di franchising, denominato anche contratto di “franquia”, è notevolmente diffuso sul mercato brasiliano.

Preliminarmente, occorre sottolineare che in Brasile il contratto di franchising è espressamente disciplinato dalla legge n. 8955/94. Ne consegue che l’imprenditore che, decida di investire in Brasile attraverso il contratto di franchising, ha la certezza di essere tutelato da espresse previsioni di legge. Secondo la sopracitata legge, il contratto franchising è definito come lo strumento con il quale “il franchisee cede al franchisor il diritto di utilizzare per fini commerciali il proprio marchio o la propria insegna, associato al diritto di distribuzione esclusiva o semi-esclusiva di prodotti e servizi, e, eventualmente, anche il diritto all’uso di tecnologia dell’impianto e l’amministrazione del negozio o del sistema operazionale creato o in possesso del franchisor, in cambio di rimunerazione diretta o indiretta, senza la caratterizzazione di vincoli impiegatizio”.

Di regola, così come avviene nella maggior parte dei Paesi del mondo, prima della conclusione del contratto di franchising, il franchisor dovrà necessariamente presentare al franchisee una proposta precontrattuale, contenente tutte le informazioni necessarie affinché quest’ultimo abbia la piena consapevolezza della formula commerciale utilizzata in passato e promossa attualmente dal franchisor. In tal senso, il franchisor dovrà mettere a disposizione del franchisee, tra le altre, le seguenti informazioni:

  • la storia e la forma giuridica della società;
  • i propri bilanci;
  • l’eventuale esistenza di cause giudiziarie pendenti collegate ai contratti franchising già esistenti;
  • una completa descrizione dell’attività che il franchisor ha intenzione di esercitare etc.

Nella redazione del contratto di franchising, si consiglia di specificare l’ammontare delle royalties, la delimitazione del territorio in cui il franchisor potrà operare, nonché le cause di risoluzione del contratto. È, altresì, consigliabile che l’imprenditore provveda alla registrazione del contratto di franchising presso Instituto Nacional da Propriedade Industrial (INPI), potendosi in tal modo garantire una maggiore tutela, anche rispetto ai soggetti terzi.

Inoltre, occorre sottolineare che, per investire attraverso lo strumento del franchising, è necessario un investimento minimo di 50.00,00 dollari americani, legalmente denunciato presso il Banco Centrale del Brasile (BACEN).

Costituire una nuova società in Brasile è un’operazione semplice e veloce. L’organo competente per il procedimento è la “Junta Comercial”, un organismo governativo presente nella capitale di ogni Stato.

Naturalmente, è consigliabile che prima di aprire una società nel Paese, l’imprenditore si avvalga della consulenza specializzata di un Avvocato, che gli permetta una scelta maggiormente consapevole circa la forma della società e soprattutto il regime fiscale da adottare, più vantaggioso ed adatto alle proprie esigenze.

Si tenga presente che in Brasile l’offerta di mano d’opera qualificata è ancora scarsa, non disponendo il Paese di un numero sufficiente di professionisti specializzati. Pertanto, è consigliabile che l’imprenditore si rivolga ad apposite agenzie specializzate per il reclutamento di lavoratori specializzati.

Attività nel paese

  • Ccostituzione di società, branch e joint venture societarie
  • Gare di appalto
  • Delocalizzazioni produttive
  • M&A e due diligence
  • Missioni commerciali e negoziazioni
  • Contrattualistica conforme alla normativa locale nazionale ed internazionale
  • Tutela e protezione della proprietà intellettuale ed industriale
  • Normativa tecnica
  • Assistenza giudiziale e stragiudiziale
  • Assistenza giudiziale e stragiudiziale in materia di diritto internazionale privato
  • Successioni e diritto di famiglia
  • Recupero crediti

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